Il WWDC 2013 parte subito con un cambio di tendenza rispetto agli anni scorsi. Apple ha deciso di mettere a disposizione di tutti gli utenti la diretta dell’evento ed è del tutto eccezionale, infatti solitamente lo streaming viene reso disponibile solo per alcuni eventi e mai per l’annuale World Wide Developers Conference.
Ma passiamo al succo di questa conference che ha regalato qualche novità:
l’aggiornamento più significativo di iOS dall’introduzione del primo iPhone – Craig Federighi, Senior Vice President Software Engineering di Apple.
Dopo una serie di presentazioni dei noiosissimi dati che sappiamo già essere alti, iOS 7 si presenta con un’interfaccia completamente diversa, studiata sotto la guida di Jony Ive che ha stravolto molte delle caratteristiche peculiari proprie dell’iphone.
A partire da una barra di stato completamente trasparente, per arrivare a una schermata di sblocco totalmente differente (si è anche ucciso il classico slite-to-unlock) a favore di una sorta di tridimensionalità forse anche più funzionale. C’è poi un control center, un facile accesso alle impostazioni rapide, un nuovo multitasking.
Tantissime le nuove funzionalità che effettivamente migliorano l’uso dell’iPhone ma ciò che, per quanto piacevole, fa rabbrividire è il nuovo approccio di design, le nuove icone e il modo con cui hanno cercato di convincere tutti che siano stato frutto di innovazione.
E’ cosa nota che a questo giro, Apple abbia preso a piene mani dal Jailbreak per le funzionalità “innovative” e da Android per la versatilità d’uso… mi ha sorpreso che molti vi riconoscono anche elementi di Windows Phone e ciò è davvero assurdo.
Gran confusione nella creazione di iOS 7…
Possibilità di scegliere video come sfondi, colori sgargianti fino all’inverosimile, anche se bisogna ammettere che le scelte non sono tanto pessime, se non fosse per il fatto che il mix tra sfondi e icone confonde molto e questo design particolare fa sembrare Safari una banale bussola, e le impostazioni un tombino, sono più che discutibili.
Poi c’è il problema degli sviluppatori che dovranno cambiare completamente il modo di concepire le App. Scott Forstall, ex dirigente Apple non era stupido e aveva portato avanti lo sviluppo di iOS fino allo scorso anno, e non per niente, aveva impedito ad Jony Ive di realizzare questa sua idea (che si vocifera avesse già dal 2005). Ora però Forstall non è più sul libro paga Apple e Ive ci ha dato dentro… Nessuna immagine però per la versione iPad che, non è ancora definitiva e sarà presentata al prossimo Keynote.
Forse l’annuncio più carino è stato quello di iTunes Radio, un sistema più simile a Pandora che a Spotify, e totalmente integrato in iOS 7. Anche se tutto sommato, anch’esso sa di qualcosa di già visto.
OSX Mavericks ha tante decantate migliorie principalmente mirate alla velocità di esecuzione costantemente confrontata con quel gigante del web che è Chrome. Il tutto però bisognerà testarlo in produzione. C’è l’introduzione dei Tags, anche se dubito che qualcuno userà mai finché la ricerca funziona, e delle Finder Tab che al contrario, penso siano utili.
La gestione degli schermi multipli mi ha fatto sorridere perché sui PC c’è da molti anni, ma comunque, ha suscitato lo stesso clamore delle unità SSD al posto degli HD del keynote dell’anno scorso per gli iMac che sorpresero tanto gli utenti Apple. Poi, Calendar è molto molto simile a Google Calendar su Android, ma in effetti è più carino anche su desktop.
Sono anche stati presentati nuovi Mac Book Air poco più capienti e con una durata della batteria maggiore. In fondo, modifiche si importanti, ma nulla di eccezionale.
Ma il pezzo forte è il nuovo Mac Pro :
Il prodotto è stato presentato parzialmente, cosa non troppo frequente in Apple, che solitamente ai Keynote ha già tutto pronto per la distribuzione. Ma comunque il Mac Pro rende, ed è equipaggiato con buon hardware e un discreto studio dei componenti.
Le specifiche sono adeguate a ciò che ci si poteva aspettare da Apple, ma non ha di certo le possibilità di espansione del buon vecchio (e carissimo) Mac Pro…
Processore : Processore Intel Xeon 5 – fino a 12 core
Video :
- 2 AMD FirePro workstation GPU
- fino a 6 GB di VRAM dedicate
- Graphics (discrete) ATI / AMD
- SLI Dual
- Video outputs HDMI
Networking :
- WiFi802.11 ac, b, g, n
- WiFi encryptionWEP, WPA, WPA2
- Ethernet10/100/1000 [Gigabit]
- Ethernet ports 2 ports
Memoria :
- RAM bus / speed DDR3 60 GB/s
- RAM slots 4
- Maximum RAM 32 GB (system) 8 GB (per module)
Storage : Interfaccia SATA
Connessioni :
- 4 porte USB 3.0
- 5 porte Thunderbolt 2
Audio :
- Audio inputs 3.5mm
- Audio outputs 3.5mm
Dimensioni : 25,15 x 16,76 cm
Tutto coerente e potenzialmente interessante se non avesse questa forma:
Perdonate l’ilarità, ma è stata la prima cosa che ho pensato vedendo quel che sembra essere il nuovo prodotto destinato al segmento dei Personal Computer Apple.
Che poi nel reale è piccolo, tanto piccolo da far pensare più a un Mac Mini Pro, più che un vero e potente Mac Pro… Credo che in Apple col Design stiano osando troppo.
E con questo… attendo le vostre considerazioni nei commenti! :)
L'articolo WWDC 2013: Novità Apple dal sapore sciapo! sembra essere il primo su GeekTrends.